La piccola BDR si articola come un ipertesto, ripartito in quattro macrosezioni: strumenti, poesia, teatro e narrativa.
Grazie alla codifica XML, secondo lo schema TEI Lite, e all'uso del software di ricerca full-text PhiloLogic, messo a punto dal progetto ARTLF dell'Università di Chicago, sarà possibile per qualsiasi utente leggere, salvare in formato pdf o stampare i testi contenuti in ogni corpus ed eseguire ricerche complesse di parole, frasi, contenuti, figure retoriche, ecc..., sull'intero corpus o su una rosa di testi selezionata ad hoc.
Sfruttando l'estrema duttilità dell'xml, sarà inoltre possibile in corso d'opera apportare modifiche alla prima codifica. Non si esclude, per esempio, l'ipotesi di mettere a disposizione di un gruppo di utenti registrati gli strumenti per proporre glosse, o aggiunte alla codifica pre-esistente, al fine di arricchire o correggere l'interpretazione dei testi, e di realizzare un'edizione critica in continua evoluzione, un laboratorio editoriale in condivisione.